Il tasso di fumatori tra persone affette da problemi psichici è molto alto. Ecco perché
In America il tasso di fumatori è fermo al 20%. Ma il dato sale all’80% se si considerano gli schizofrenici. Tutto ciò non sarebbe un caso. Lo prova a spiegare Mark Stewart sul Risk Science Blog.
FUMO E SCHIZOFRENIA - Le persone affette da schizofrenia fumano molto di più rispetto alla media perché utilizzano il tabacco come forma di automedicazione. “Gli schizofrenici spesso hanno allucinazioni uditive, paranoia, deliri, pensieri disorganizzati”, spiega Stewart. “Questi sintomi sono generati dall’incapacità di differenziare, ordinare e mettere a fuoco la moltitudine di stimoli che arrivano dall’esterno”. Il fumo aiuta gli schizofrenici ad avere una maggiore attenzione. E a selezionare suoni, immagini, ricordi in maniera che quelli importanti prevalgano su quelli meno importanti.
FARMACI O TABACCO - “Dovrebbero utilizzare dei farmaci”, è in questi casi la più ovvia delle considerazioni da fare. Non è così semplice. C’è un motivo per il quale la scelta delle persone affette da problemi psichici ricade sul tabacco. Molti psicofarmaci sono costosi, non riescono ad agire su alcune persone, causano effetti collaterali. Il più comune è la discinesia, l’alterazione del movimento. Il corpo non riesce a muoversi a velocità normale. Altri effetti collaterali delle medicine inefficaci sono simili a quelli di un diabetico. Pertanto – scrive Stewart – l’economicità, l’efficacia e la disponibilità di sigarette offrono agli schizofrenici un comodo aiuto. Ma considerando i rischi di contrarre una malattia respiratoria, o cardiaca, ne vale veramente la pena?
Nessun commento:
Posta un commento