domenica 14 agosto 2011

L’Europa non era mai stata così a destra




Il Guardian ha pubblicato una mappa interattiva che riassume la situazione degli orientamenti politici del continente dal 1973 ad oggi. Partendo dalla tradizionale distinzione cromatica delle ideologie (rosso per la sinistra, blu per la destra), un dato salta subito all'occhio: l'Europa non è mai stata tanto blu prima d'ora. Sono solo cinque i Paesi in cui la destra non è al potere:Spagna (ma il governo socialista di Zapatero ha i giorni contati), Grecia (idem), Austria,SloveniaCipro. E accanto alla destra, va segnalato il proliferare dell'estrema destra.
In altre parole, le democrazie continentali sono in affanno, incalzate da una crescente ondata di populismo. La frustrazione per le difficoltà presenti e l'incertezza sulle prospettive future stanno spingendo il continente verso una poco rassicurante deriva estremista.
 
Va però evidenziato che, al di là della collocazione destroide, si tratta di formazioni molto diverse da Paese a Paese. Possiamo comunque operare un raggruppamento tra populismi dell'Est e populismi dell'Ovest.

Questi ultimi nascono dall'allarme per i crescenti flussi migratori dalle aree disagiate dell'Africa e dell'Est Europa. Il fenomeno non riguarda solo i ceti benestanti. Considerato che la concorrenza della manodopera straniera a basso costo ha interessato soprattutto le classi meno agiate del Vecchio continente, può spiegarsi come mai il voto populista abbia attratto anche fasce di popolazione tradizionalmente orientate verso posizioni di sinistra.

Quelli dell'Est, invece, nascono dalla diffidenza nei confronti di Bruxelles e del progetto europeo, percepiti come una nuova Mosca e una nuova Urss. I popoli orientali non sentono l'appartenenza all'Europa, (emblematica la dichiarazione del premier ungherese Viktor Orban all'apertura del semestre di presidenza Ue del suo Paese), vista come una organizzazione di rapina e facile a piegarsi alle esigenze delle potenze occidentali, Usa in particolare.
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