Direttori dei penitenziari, secondini, personale amministrativo, detenuti, ma anche normali cittadini, aderiscono all'iniziativa: chiesta convocazione straordinaria del Parlamento. Pannella ribadisce: "Subito amnistia". Solidarietà anche da Casini: "Vado al carcere di Lecce"
ROMA - Istituti sovraffollati, diritti umani calpestati, il triste e crescente elenco dei suicidi, in cui non rientrano solo detenuti disperati ma anche secondini in depressione. Il sistema carcerario in Italia è un'autentica emergenza nazionale. E, per richiamare l'attenzione delle istituzioni e dell'opinione pubblica su quanto avviene dietro le sbarre e le mura dei penitenziari, in oltre 2mila oggi hanno aderito allo sciopero della fame e della sete indetto dai radicali.Tra loro, tanti testimoni in prima persona: direttori penitenziari, agenti, educatori, psicologi, assistenti sociali, medici, infermieri, personale amministrativo, volontari, cappellani, rappresentanti delle istituzioni e di quel mondo dell'associazionismo che cerca di dare uma mano. Senza dimenticare tanti normali cittadini che continuano a credere nella Costituzione e nello Stato di diritto e tanti detenuti "ignoti" insieme alle loro famiglie. A Poggioreale, il carcere di Napoli, aderisce allo sciopero anche Alfonso Papa, il deputato Pdl in galera dal 20 luglio nell'ambito dell'inchiesta sulla cosiddetta "P4".
A Sky Tg24, Marco Pannella torna a chiedere l'amnistia, in risposta al "no" del ministro della Giustizia, Nitto Palma 1, che nei giorni scorsi si è invecde detto favorevole a un'operazione di depenalizzazione dei reati. "Ma l'amnistia - rileva Pannella - serve per la giustizia, per i magistrati, per i 9 milioni di cittadini che potrebbero aspettare anni per avere giustizia nei tribunali e nei processi. Le iniziative di depenalizzazione noi le chiediamo da 10 anni, ma senza l'amnistia e l'indulto non possiamo fare tutte le altre cose".
Obiettivo immediato dell'iniziativa, la convocazione straordinaria del Parlamento sull'emergenza carceri. I partecipanti, che si uniscono all'iniziativa nonviolenta portata avanti da tempo da Marco Pannella, chiedono che venga dato seguito alle parole del Presidente della Repubblica che ha definito quella della giustizia e delle carceri "una questione di prepotente urgenza sul piano costituzionale e civile".
Continua ...
http://www.repubblica.it/cronaca/2011/08/14/news/carceri_in_2mila_aderiscono_al_digiuno-20441539/
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