ROMA – WikiLeaks rivela nuove verità sull’Italia tra il 2008 ed il 2009. L’Italia, rivela uno dei file di WikiLeaks citato pure dall’Espresso, ha pagato a lungo delle somme di denaro ai Talebani e ai loro alleati per garantire una sicurezza relativa alle truppe in Afganistan.
Bush, secondo questi documenti, avrebbe chiesto varie volte a Silvio Berlusconi di finirla coi pagamenti, che spiegherebbero, secondo la diplomazia americana, il fatto che i soldati italiani abbiano avuto meno vittime, in passato, rispetto a quelle di altri membri della coalizione internazionale.
Dal 2008 al 2009 ci sono almeno quattro dossier della diplomazia statunitense. In questi documenti si sollecitano interventi sul governo Berlusconi per stroncare il giro di mazzette.
In un file del 6 giugno 2008, l'ambasciatore americano Ronald Spogli, che aveva incontrato Berlusconi e Gianni Letta scrisse di aver detto ai due di aver ricevuto "fastidiosi resoconti sugli italiani" e sui loro versamenti di denaro ai "signori della guerra locali e altri combattenti". Riferì l'ambasciatore: "Berlusconi si è detto d'accordo che ciò vada fermato".
Ma, quattro mesi dopo, la situazione era ancora la stessa e Spogli scrisse, a proposito, che la reputazione degli italiani era "basata in parte su voci, in parte su informazioni dell'intelligence" non verificate completamente.
"Vero o no -scrisse Spogli - resta il fatto che gli italiani hanno perso 12 soldati in Afghanistan, meno di gran parte degli alleati con responsabilità simili. La maggioranza degli scontri nella zona affidata all'Italia sono stati condotti dalle forze americane o dell'esercito di Kabul.
Le indicazione che abbiamo ricevuto dal quartiere generale della Nato - concluse l'ambasciatore - suggeriscono che questo comportamento potrebbe provocare tensioni tra gli alleati".
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