Ascoli Piceno, 1 ago. - (Adnkronos) - Potrebbero appartenere a un'altra donna i capelli, "ben visibili sulla foto dell'autopsia" e "diversi da quelli della vittima" trovati sul corpo di Melania Rea. A sostenerlo sono i difensori di Salvatore Parolisi, gli avvocati Walter Biscotti e Nicodemo Gentile. "Il nostro consulente ci ha segnalato la presenza di capelli diversi da quelli della vittima sulle parti scoperte del suo corpo - spiegano -. Si tratta di capelli omogenei, della lunghezza di circa 20 cm e dello stesso colore, ma diversi e molto più corti di quelli di Melania". "Agli atti della perizia, oltre ai capelli di Melania risultano altri reperti indicati come 'formazioni pilifere', in cui non è specificato a chi appartengano - proseguono -.Se quei capelli fossero stati di Melania lo avrebbero indicato così come hanno fatto per gli altri reperti. Ci chiediamo perché di questi reperti non ce ne sia traccia nella misura cautelare e ci incuriosisce il fatto che il pm non ne parli".
"Se quei capelli non sono di Melania - aggiungono gli avvocati di Parolisi - potrebbero essere collegati all'aggressione, e potrebbe esserci un collegamento con il Dna femminile trovato sotto l'unghia di Melania". Secondo gli avvocati Biscotti e Gentile, "questa inchiesta, oltre che fragile, comincia a fare acqua da tutte le parti".
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