lunedì 1 agosto 2011

Capelli femminili sul corpo di Melania La difesa: "Abbiamo altri assi" Delitto Rea, Meluzzi: "Regolamento di conti tra donne"

DELITTO REA I legali di Parolisi critici con gli inquirenti: "Lacune nelle indagini". Il comandante dei carabinieri Patrizio: "A me non risulta". Mercoledì forse la decisione del gip sulla custodia cautelare di Parolisi.

Ascoli Piceno, 1 agosto 2011 – Ci sarebbero dei capelli femminili sul cadavere di Melania Rea, la 29enne di Somma Vesuviana scomparsa il 18 aprile scorso e trovata morta due giorni dopo nel Bosco delle Casermette, a Ripe di Civitella (Teramo). A dirlo sono i legali di Salvatore Parolisi, accusato dell'omicidio della moglie.
“La consulenza medico-legale della Procura - affermano gli avvocati Nicodemo Gentile e Valter Biscotti - racconta che sul corpo della povera Melania sono stati ritrovati più capelli. I primi rilievi dicono che si tratta di capelli di donna ma che molto probabilmente, anche per la lunghezza, non appartengono a Melania. Ci chiediamo perché, prima di arrestare Parolisi, questa fondamentale traccia non sia stata analizzata ed esaminata con l’urgenza del caso, tenuto conto anche del Dna femminile ritrovato sotto l’unghia di Melania”.
"Ci muoviamo non sulla base di sms o di Facebook ma sulla base di cose concrete”. “Questa evidente lacuna - concludono i difensori di Parolisi - evidenzia un ulteriore macroscopico buco in un’indagine a senso unico sempre più fragile, sempre più ricca di palesi contraddizioni e di tanti, tantissimi dubbi’’.
“I capelli di un'altra donna sul corpo di Melania? A me non risulta”. Questa la secca replica del comandante provinciale dei Carabinieri di Ascoli Piceno, Alessandro Patrizio. Il quale però ha precisato: “E’ un dato che non è emerso, ciò non significa che non sia presente nella relazione di Adriano Tagliabracci”.
Nessuna conferma, ma neanche nessuna smentita, da parte della Procura di Teramo sull’aggiunta, tra le aggravanti contestate a Parolisi, della minorata difesa, del fatto cioè che Melania sia stata uccisa in un momento in cui non poteva opporre alcuna resistenza al suo aggressore. Ancora non è stata depositata, intanto, l’ordinanza del gip di Teramo, Giovanni Cirillo, relativa alla richiesta di custodia cautelare in carcere chiesta dalla Procura nei confronti di Parolisi.
Continua ...

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