venerdì 23 settembre 2011

Calcioscommesse: la Procura di Napoli indaga su 150 partite, anche in Serie A

Otto fermi. Gli affari di due manager Intralot con i clan

Rosario Cantelmo in una foto d'archivio (Ansa)
Rosario Cantelmo in una foto d'archivio (Ansa)
MILANO - Le mani della camorra sul calcioscommesse. Otto fermi sono stati disposti dalla Procura di Napoli che ha svelato un sistema per truccare quotazioni e intascare vincite non dovute. Il tutto avvalendosi di siti di scommesse proibiti in Italia e di due manager di una società di bookmaking. Dietro l'operazione da milioni di euro, uomini vicini al clan D'Alessandro di Castellammare di Stabia.

SCOMMESSE E RICICLAGGIO - Due agenzie di scommesse della catena Intralot sono state poste sotto sequestro. Erano il fulcro di una mega manipolazione di quote, puntate e vincite. E sarebbero servite a riciclare il denaro sporco del clan, che poteva contare su uomini di fiducia all'interno del management della società, oltre che nelle due agenzie. Tra le partite su cui si sarebbero concentrate le puntate illegali Grasshoppers-Chernomorets del 19 luglio 2008, Napoli-Panionios, Deportivo-Bnei Sakhnin e Aston Villa-Ob Odens del 26 luglio successivo. Ma anche sfide di tennis come Kolschreiber-Yani del 28 luglio o Tipsarevic-Moya del 29 luglio. La Intralot si è comunque dichiarata estranea alle accuse, specificando di aver collaborato fin dall'inizio con le indagini: «Ci riteniamo - si legge in un comunicato - parte lesa».

IL SISTEMA - Ad essere truccate non erano le partite, ma le giocate. Il gruppo di scommettitori, e dietro questi il boss Vincenzo D'Alessandro, potevano avvalersi di una leva formidabile inserita all'interno della stessa società di scommesse. Si tratta di Maurizio Lopez, 46 anni, ex professore di educazione fisica, diventato manager dell'ufficio gestione quote e rischio della Intralot Italia, e del suo «socio» Antonio De Simone, 43 anni, dirigente del settore commerciale, entrambi sottoposti a fermo. «Hai capito perché sto pressando per avere l'help desk amministrativo sotto a me? - chiedeva proprio a De Simone Lopez, in una conversazione intercettata dai carabinieri - (...) in questo modo gestisco io chi deve avere il fido e chi no, per i punti nostri, cumpariè».

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http://www.corriere.it/cronache/11_settembre_23/calcioscommesse-partite-truccate-napoli_8aaada7c-e5c9-11e0-b1d5-ab047269335c.shtml

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