Li hanno identificati i ricercatori della University of California di San Diego. I sei geni che inibiscono la riparazione degli assoni sono forse i più importanti
(Archivio Corsera) |
LA RICERCA - Per riuscire a individuare i geni che davvero hanno un ruolo nella ricostruzione degli assoni, i biologi statunitensi si sono avvalsi dell'involontaria collaborazione di 10 mila Caenorhabditis elegans, vermi nematodi della lunghezza di circa un millimetro e tra gli organismi modello più utilizzati nello studio della biologia dello sviluppo. Il primo passo è stato quello di creare mutazioni genetiche di questi vermi trasparenti per ognuno dei 654 geni sotto esame. In seguito i neuroni di questi nematodi sono stati evidenziati grazie all'uso di una proteina fluorescente verde e quindi, tramite l'impiego di un precisissimo laser chirurgico, è stato danneggiato un assone specifico. Grazie all'osservazione dei fenomeni di rigenerazione, o della loro assenza, a distanza di 24 ore dalla lesione gli scienziati sono stati in grado di determinare quali tra i 654 geni fossero effettivamente coinvolti nel processo di «guarigione» degli assoni. «Non si sa molto delle capacità di ricrescita degli assoni dopo che sono stati danneggiati - ha detto Andrew Chisholm, coautore dello studio - Quando ci si trova davanti a una lesione del midollo spinale o a un ictus, i danni sono ingenti e le capacità rigenerative sono inefficienti».
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