venerdì 23 settembre 2011

ISRAELE - Cannabis nel morbo di Crohn

In gastroenterologia la Cannabis è stata utilizzata per trattare l'anoressia, il vomito, il dolore addominale, la gastroenterite, la diarrea, l'infiammazione intestinale e la gastroparesi diabetica. E' stato ora pubblicato uno studio osservazionale su trenta pazienti israeliani affetti da morbo di Chron, una malattia infiammatoria cronica dell'intestino. E' stata dapprima contattata una organizzazione volontaria che distribuisce legalmente la Cannabis per uso medico, e sono stati intervistati trenta pazienti che avevano il permesso di ricevere Cannabis per uso medico da parte del Ministero della Salute di Israele. L'età media era di 36 anni (21-65). L'indicazione all'uso di Cannabis era la mancata risposta al trattamento convenzionale e il dolore addominale cronico intrattabile. La maggior parte dei pazienti usava la Cannabis in forma di sigarette, quattro la fumavano attraverso l'acqua ("bong") e un paziente preferiva assumerla per bocca. La maggior parte fumava da una a tre sigarette al giorno. Tutti i pazienti riferivano che la Cannabis aveva un effetto positivo sulla loro malattia, con un aumento su una scala di benessere (di dieci punti) da 3,1 a 7,3. Il numero medio dei "movimenti intestinali" passava da otto a cinque ed era significativamente ridotto il consumo di farmaci. Di particolare interesse l'effetto di riduzione dell'uso di cortisone, in quanto il numero di malati che lo assumeva passava da 26 a 4. Vi era inoltre una riduzione significativa della necessità di interventi chirirgici: quindici pazienti erano stati sottoposti a un totale di diciannove interventi nei 9 anni prima della terapia con Cannabis, ma solo due si erano dovuti operare nei tre anni di terapia con la pianta. Nove pazienti non avevano avuto riduziuone significaticva dei sintomi. Gli Autori osservano che la Cannabis ha effetto antiinfiammatorio, influenza la motilità intestinale e, in particolare, ha effetto anti-diarrea. Gli effetti centrali possono indurre una sensazione di benessere, ma questi effetti generali diminuiscono a mano a mano che con il tempo si sviluppa tolleranza, mentre gli effetti positivi della Cannabis sull'attività della malattia persistevano per una media di 3,1 anni. Gli Autori concludono che la Cannabis potrebbe essere una potenziale aggiunta all'attuale limitato arsenale di farmaci usati per trattare le malattie infiammatorie intestinali. (Francesco Crestani, Pres. associazione Cannabis Terapeutica) "Treatment of Crohn's disease with cannabis: an observational study," Journal of the Israeli Medical Association

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