Roma, 23 set. (Adnkronos/Ign) - Come annunciato nei giorni scorsi, un blog di hacker ha pubblicato oggi la lista dei politici italiani che - secondo i 'pirati' informatici - sarebbero gay ma, proprio per nascondere la propria omosessualita', in pubblico e nell'esercizio delle loro funzioni, assumerebbero addirittura comportamenti omofobi.La lista contiene 10 nomi di parlamentari di centro-destra e in comune hanno il fatto di aver votato tutti contro la legge sull'omofobia. Gli hacker promettono di pubblicare a breve un elenco piu' lungo nel quale compariranno anche i nomi di molti sacerdoti.I diretti interessati però non sono rimasti sconvolti e anzi hanno accolto l'iniziativa con un certo divertimento. Maurizio Gasparri, incontrando l'Adnkronos, commenta ridendo quello che sembra lo 'scherzo d'aprile' di fine estate: "Ho letto divertito di essere stato incluso da un sito internet in una lista di gay insospettabili e ho osservato il dibattito che ne e' scaturito. Forse per trarre vantaggio dal politically correct sarebbe stato giusto accreditare la notizia che e' palesemente falsa. Ma le risate di amiche e amici mi hanno convinto che provarci sarebbe inutile perche' proprio non mi ci vedono in quel ruolo e allora, pur con rispetto verso tutti, devo ammettere di essere un banale e convinto eterossessuale"."Credo che questo signore sia un co... che vuole farsi un po' di pubblicita' e purtroppo c'e' riuscito" commenta Mario Baccini, il cui nome figura nella lista pubblicata online. "Io l'ho presa a ridere, che devo fare? Istituiro' un comitato per la tutela del mascolinita', una raccolta firme affinche' l'Unesco mi riconosca come maschio patrimonio dell'umanita'...".Ironico anche il commento di Massimo Corsaro, vice presidente vicario del Pdl alla Camera. "Mi era giunta notizia che il mio nome sarebbe stato strumentalmente inserito in un elenco infamante. Per un attimo ho temuto che mi inserissero in quello degli interisti occulti. Tutto sommato meglio cosi'...".Per il ministro per le Pari opportunita', Mara Carfagna, la 'pseudo' lista è "una bufala, cinica e violenta: diffamazione gratuita che non aiuta certo la causa della lotta contro l'omofobia, anzi, fomenta l'intolleranza e, quindi, la violenza. Il ricorso all'idea di 'lista', poi, riporta alla nostra memoria orrori del passato che non si ripeteranno. Tutti coloro che si battono per il rispetto degli omosessuali e dei loro diritti oggi condannano questa iniziativa ritenendola discriminatoria, sbagliata e controproducente".
Continua ...
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