Torino, 26 gen. (Adnkronos/Ign) - Venticinque ordinanze di custodia cautelare in carcere, 15 misure di obbligo di dimora, un provvedimento di custodia cautelare ai domiciliari e una misura di divieto di dimora nella provincia di Torino. Sono questi i numeri di un blitz della polizia eseguito all'alba in diverse città d'Italianei confronti di attivisti No Tav coinvolti negli incidenti avvenuti lo scorso 27 giugno e 3 luglio durante le manifestazioni in Val di Susa.
La Polizia in questi mesi ha visionato foto e filmati risalendo ai nomi delle persone che si sarebbero rese protagoniste degli scontri e per loro leaccuse vanno dalla violenza alla resistenza a pubblico ufficiale, a lesioni e danneggiamento. A Torino sono stati perquisiti anche tre centri sociali (El Paso, Barrocchio e Mescal).
"E' una cosa pre ordinata. E' stata fatta oggi anche per dare un segnale chiarissimo a tutti quelli che stanno cercando di alzare la testa in Italia e che prendono il movimento No Tav come esempio: vogliono dire a camionisti, pescatori e così via 'cercate di stare tranquilli altrimenti finite tutti in galera'. In più si vuole criminalizzare il Movimento cercando di dimostrare che è inquinato dai violenti", ha commentato il leader dei No Tav, Alberto Perino.
A quanto si apprende delle persone arrestate molte sono appartenenti all'area anarchica e antagonista. Tra questi Giorgio Rossetto, leader del centro sociale Askatasuna, considerato il braccio operativo del movimento No Tav, e Tobia Imperato, legato all'area anarco insurrezionalista torinese. Colpito dall'ordinanza di custodia cautelare anche l'ex brigatista Paolo Maurizio Ferrari, e l'ex terrorista di Prima Linea Antonio Ginetti. L'uomo, 60 anni con un passato di militante di prima linea e una serie di condanne scontate, è stato arrestato dalla Digos di Pistoia, città in cui vive. Nel suo appartamento è stato sequestrato materiale di vario tipo riconducibile agli scontri in Val di Susa.
Ma nel blitz è stato coinvolto anche il consigliere comunale di Villarfocchiardo, Guido Fissore, che sarebbe stato riconosciuto mentre colpisce gli agenti con una stampella, un cittadino spagnolo, Juan Antonio Fernandez, e una francese, Corentine Claudine Isabelle Anicot. Provvedimenti anche per un cittadino albanese, residente a Torino, e per un ecuadoriano frequentatore di ambienti antagonisti nel milanese.
Tra i denunciati, inoltre, tre ragazzi minorenni all'epoca dei fatti (oggi uno è maggiorenne): si tratta di un 15enne di Biella e di due sono residenti fuori dal Piemonte (uno è un 17enne di Milano). Tutti sono stati ripresi durante le manifestazioni in Valle mentre prendevano e lanciavo sassi o altri oggetti.
Le ordinanze sono state emesse dal gip di Torino su richiesta del procuratore aggiunto, Andrea Beconi, che coordina le indagini. Le città interessate dall'operazione, che ha toccato anche la Francia, sono state Torino, Asti, Milano, Trento, Palermo, Roma, Padova, Genova, Pistoia, Cremona, Macerata, Biella, Bergamo, Parma e Modena.
"La partita per noi è ancora aperta - conclude uno dei leader del movimento No Tav, Lele Rizzo - e voglio esprimere la solidarietà a tutti indistintamente, sia a chi conosco, sia a chi non conosco''.
Nessun commento:
Posta un commento