Sacerdote di Besana Brianza smascherato da un post della nipote su Facebook. Stupita l'intera comunità
Massimo Donghi
MILANO – Difficile credere che una nave da crociera possa essere il luogo più adatto a ospitare un ritiro spirituale. Tutti quei comfort, quelle luci, quei divertimenti di ogni genere certo poco si addicono al silenzio che la meditazione e la preghiera richiedono. Questo devono aver pensato i fedeli della comunità di Besana Brianza, scoprendo che un loro sacerdote si trovava sulla Costa Concordia naufragata al Giglio, invece che in ritiro come aveva loro comunicato.
VERITÀ IN RETE - Protagonista della vicenda, riportata daLeggo.it, don Massimo Donghi, responsabile per la zona di Besana degli oratori, della catechesi e dell'Unione pastorale giovanile, che è stato smascherato dal naufragio e dalla Rete. L'incidente del Giglio ha fatto venire a galla la verità che il sacerdote aveva prontamente occultato. Nessun ritiro in un luogo silenzioso e spartano: don Massimo era in vacanza a bordo della Concordia. E con lui i familiari più intimi. A "tradirlo" un post della nipote su Facebook: la notte del naufragio la giovane si è salvata e appena arrivata a riva ha rassicurato online parenti e amici, spiegando che era riuscita a raggiungere le scialuppe di salvataggio della Concordia assieme alla nonna e allo zio (il don appunto).
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