WASHINGTON, 28 AGO - Uccisi con un colpo alla nuca mentre erano ammanettati e bendati. È il crimine abominevole commesso da tre soldati americani nel marzo o nell'aprile del 2007, specialmente se si pense che i 4 iracheni che hanno subito il trattamento erano semplici cittadini e non avevano commesso alcun reato.
Lo hanno confessato due dei responsabili delle uccisioni, il sergente Joseph Mayo ed il sergente Michael Leahy, secondo quanto riporta una dichiarazione fatta agli investigatori dell'Esercito ottenuta dal New York Times.
I militari hanno confessato di aver ucciso un prigioniero ciascuno ma a dare gli ordini sarebbe stato un altro sergente, John Hatley, che ne avrebbe uccisi due. I corpi degli iracheni sono stati poi gettati in un canale ad ovest di Baghdad, dopo che i militari hanno tolto ai cadaveri le manette e le bende sul volto.
I due militari hanno reso la loro dichiarazione di confessione lo scorso gennaio durante l'inchiesta condotta nella base militare americana di Schwinfurt, in Germania.
Ma ancora i tre non sono stati incriminati, anche se gli avvocati di altri membri del loro battaglione, che sono stati testimoni degli omicidi, ritengono che verranno accusati di omicidio.
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