Lavoratori a Roma aggrediti a colpi di casco. L'ad di Ferrovie Moretti: «Non accetteremo pressioni».
MILANO — Da ieri gli addetti alle pulizie dei treni in servizio nello scalo San Lorenzo di Roma, una sessantina per ogni turno, lavorano sotto scorta. Quella degli agenti della Polfer e dei responsabili della sicurezza di Ferrovie. Lunedì alcuni di loro sono stati aggrediti da cinque uomini che hanno fatto irruzione nell’officina: sono arrivati in sella a grossi scooter, hanno scavalcato i tornelli di sicurezza e si sono avventati sui primi lavoratori che si sono trovati davanti. Minacce, schiaffi, calci, poi una graticola di colpi sferrati usando i caschi da moto come armi.Chi c’era non ha molta voglia di ricordare, di parlare, adesso ha paura. Ma il dirigente Fs dello scalo ha denunciato l’aggressione alla polizia ed è stata aperta un’inchiesta. Con due punti fermi. Il primo: lo scalo sta passando dal controllo della Saes del gruppo Di Stasio alla nuova azienda che ha vinto l'appalto. Secondo: l’episodio è solo il più grave di una lunga serie di intimidazioni, occupazioni dei binari, scioperi bianchi, treni imbrattati che si inseriscono nello scontro in corso sulle gare per le pulizie dei treni. Una battaglia innanzitutto legale arrivata alle sue battute finali. Con da una parte Ferrovie e il suo amministratore delegato Mauro Moretti che tira dritto e avverte: «Combatteremo gli atti violenti e le intimidazioni che potranno essere fatte ai lavoratori». E dall’altra le ditte che per anni hanno monopolizzato il settore (Mazzoni Ambiente, Di Stasio e Serfer) e che dopo essere state escluse per «gravi inadempienze» dei servizi hanno intrapreso 31 azioni legali: 24 vinte per ora da Ferrovie, sette dai ricorrenti.
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http://www.corriere.it/cronache/09_agosto_05/treni_appalti_alessandra_mangiarotti_9e513c3c-8190-11de-8a09-00144f02aabc.shtml
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