(AGI) - Ginevra, 5 ago. - Il numero dei morti provocati dalla pandemia di influenza "A" ha ormai superato le 1.100 unita': e' quanto ha reso noto oggi l'Oms, l'Organizzazione Mondiale della Sanita', secondo cui le vittime accertate dallo scorso aprile, quando l'emergenza venne alla luce, ammontano a 1.154; in occasione del precedente aggiornamento, il 27 luglio, erano 816 a livello planetario. Il totale mondiale dei casi di contagio confermati in laboratorio e' di 162.380, ma secondo l'agenzia Onu si tratta di una cifra largamente sottostimata; ieri la stessa Oms aveva ipotizzato che si possa arrivare addirittura a due miliardi di malati, e persino oltre. La malattia virale ha ormai raggiunto almeno 168 tra Stati e territori: ultimi registrati, tra gli altri, il Principato di Monaco, le Repubbliche ex sovietiche di Kazakhstan, Azerbaigian e Moldova, il Gabon e lo Swaziland in Africa, Grenada nei Caraibi, il Suriname in Sud-America e l'isola di Nauru nel Pacifico. La maggior parte dei decessi, pari a 1.008, si sono concentrati sul continente americano, dove il ceppo A/H1N1 responsabile del morbo apparve per la prima volta, in Messico e negli Stati Uniti; seguono il Sud-Est asiatico con 65, l'Europa con 41 e il Pacifico occidentale con 39. A livello comparativo, l'agenzia specializzata delle Nazioni Unite ricorda che in media le comuni influenze stagionali uccidono nel mondo da 250.000 a mezzo milione di persone l'anno, mentre gli episodi di contagio oscillano tra i tre e i cinque milioni.
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