L’autorità francese avverte: “Le fuoriuscite radioattive sono significative e costanti”
La contaminazione da radioattivita’ provocata dalla disastrata centrale atomica di Fuklushima 1 “e’ un problema con il quale il Giappone dovra’ fare i conti per decenni e decenni a venire”, e “la questione di dover gestire l’impatto delle radiazioni sara’ a lungo termine”: e’ il monito lanciato oggi dal direttore dell’Autorita’ francese per la Sicurezza Nucleare, Andre’-Claude Lacoste, secondo cui attualmente le fuoriuscite radioattive dall’impianto sono “significative e costanti”.
LA SPIEGAZIONE - In parte, ha spiegato Lacoste, sono dovute alla formazione deliberata di vapore, contenente particelle che emanano radiazioni esse stesse, per raffreddare i reattori surriscaldati; in parte pero’ derivano anche da “perdite” di origine tuttora ignota, ha puntualizzato. La quantita’ di “particelle radioattive che si depositano al suolo intorno alla centrale e’ notevole”, ha aggiunto lo scienziato francese, il quale ha rimproverato alle autorita’ giapponesi di “non aver redatto, o comunicato, una mappa di tali depositi”. A parere di Lacoste“non e’ infondato il ritenere che la zona contaminata si estenda oltre i 20 chilometri”, vale a dire oltre l’ampiezza della fascia dalla quale e’ stata ordinata l’evacuazione degli abitanti. “Considerate le condizioni meteorologiche”, ha proseguito l’esperto, “e’ probabile che le contaminazioni si siano verificate ben al di la’, fino a un centinaio di chilometri di distanza”, ha avvertito.
L’AMBASCIATORE – - ‘Penso che fra un po’ tornera’ tutto nella norma’, dice invece Hiroyasu Ando, ambasciatore del Giappone in Italia. ‘Hanno aggiustato il problema elettrico, e ora stanno raffreddando i reattori’, ha spiegato il diplomatico parlando a margine della presentazione di tre opere donate da artisti giapponesi alla Galleria degli Uffizi. ‘C’e’ stata una fuoriuscita di radioattivita’ – ha aggiunto l’ambasciatore Ando – ma quello che e’ uscito non crea problemi, e’ una quantita’ per cui si puo’ stare tranquilli. Non e’ cosi’ pericolosa’. Ando ha quindi parlato di ‘contaminazione molto bassa’, aggiungendo che ‘le persone non hanno grossi problemi. Quello che so e’ questo’. Interpellato dai giornalisti sui ’50 eroi’ di Fukushima, che lavorano per mettere in sicurezza la centrale, l’ambasciatore ha sottolineato che ‘sono rimasti in 50, ma erano molti di piu’, 200 o 300: vicinissimo alla centrale hanno anche lavorato tantissimi militari, polizia, pompieri per domare le fiamme, che hanno rischiato la loro vita. Da giapponese ne sono molto orgoglioso’.
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