Nelle telefonate e nei messaggi delle ragazze le legittime aspirazioni delle ragazze di Silvio
Le richieste a “Spi”, che si fanno sempre più esose. E le legittime aspirazioni nei confronti di Papi, perché qui qualcuno i soldi per la casa li deve cacciare, mica si può stare a Milano due in mezzo ai lupi. Le telefonate e i messaggi delle ragazze, riportate da Randacio e Colaprico su Repubblica, implicate nel caso Ruby svelano l’atteggiamento nei confronti del premier, considerato alla stregua di un bancomat:
«Barbara — scrivono gli investigatori della procura milanese — ribadisce che lei deve andare da “Spi” (nome in codice del cassiere delle Olgettine per conto del presidente, il ragionier Giuseppe Spinelli, ndr)». Aris, invece, «dice che lei vorrebbe comprare una casa e che se la prenderà, se sarà possibile, farà una vita dove si trova adesso (Dimora Olgettina, con canone a carico di Papi, ndr) e l’altra l’affitterà». Anche la Guerra sembra tutt’altro che sprovveduta in tema di investimenti. «Barbara — annotano nei loro brogliacci gli uomini della polizia giudiziaria — dice che anche lei quest’anno se la comprerà, aggiunge che dovrà solo limitarsinegli aiuti ai suoi». E la Espinoza pensa che i loro piani siano tutt’altro che irrealizzabili visto che «Iris si è comprata già un bar».
Anche perché, riflettono le ragazze tra di loro, c’è chi ha vinto tanto grazie a papi
Le due hanno un obiettivo comune e condiviso. Barby confida all’amica che «ieri ho visto la casa della Sorcinelli… Amo!… Cavolo, c’ha tre camere, tre bagni, soggiorno, cucina. Amò, è immensa, in centro…». Ma non sempre le donazioni del premier sembrano seguire un criterio. «Lui ti può dare anche un milione di euro e a me mille, ma io mica mi inc… con te», spiega ancora la Berardi ad Aris. «… mi inc… un po’, si, ma con lui perché dico c…, ma con te, cosa c’entri te, sono contenta».
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