lunedì 21 marzo 2011

Frattini: "Comando Nato o a noi la responsabilità delle basi"

Bruxelles, 21 mar. - (Adnkronos/Ign) - Nel caso in cui non si arrivasse ad un accordo sul comando Natoper l'operazione "Odissea all'alba", l'Italia potrebbe decidere di assumere il controllo delle proprie basi. Lo ha detto il ministro degli Esteri Franco Frattini, in una conferenza stampa al termine della riunione dei colleghi dei 27. Se non si arrivasse ad un comando unico sotto l'ombrello della Nato, "dovremo trovare un modo affinché, se ci fosse la moltiplicazione dei comandi, l'Italia assuma la responsabilità del controllo sulle proprie basi".

"Noi faremo valere il principio per cui siccome le responsabilità ricadono in capo a tutti, il comando deve essere unico. Se il comando ed il controllo di ciò che accade in una base italiana è sotto la Nato io sono tranquillo, se c'è un frazionamento la conclusione potrebbe essere diversa", ha spiegato il titolare della Farnesina. "Non posso pensare che ci siano comandi che potenzialmente interpretano a modo loro la risoluzione 1973 delle Nazioni Unite", ha osservato ancora Frattini, dicendo tuttavia di "auspicare una risposta positiva tra domani e dopodomani per il coordinamento" da parte dell'Alleanza atlantica.

Appena arrivato a Bruxelles, Frattini ha ricordato che "l'Italia ha accettato di far parte della coalizione per arrivare alla cessazione delle violenze e per proteggere i civili. Non ci deve essere una guerra contro la Libia, ma ci deve essere la piena attuazione della risoluzione 1973 dell'Onu, vogliamo implementare il cessate il fuoco, insieme alla Lega araba, senza andare oltre la stretta applicazione della risoluzione".

Della necessità di un comando alla Nato aveva parlato anche il ministro della Difesa Ignazio La Russa al termine del Consiglio dei Ministri. "Riteniamo che il comando delle operazioni per l'applicazione della risoluzione sia opportuno che passi alla Nato - ha spiegato La Russa - perché la linea di comando della Nato è collaudata e perché gli assetti sono già prestabiliti, determinati, di più sicuro e utile impatto e perché il controllo della qualità degli interventi rispetto alle prescrizioni della risoluzione avverrebbe in maniera più chiara e trasparente".
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