sabato 2 aprile 2011

Chi ha scritto la Bibbia? Non gli Apostoli

Chi ha scritto la Bibbia? Non gli Apostoli

Bart D. Ehrman è “Distinguished Professor of Religious Studies” all’università del North Carolina e ha scritto diversi libri, pubblicati in Italia da Mondadori e Carocci, di cui si consiglia la lettura a tutti coloro che sono interessati allo studio critico dei testi considerati sacri da cristiani ed ebrei. Su Hufftington Post ha pubblicato un’interessante articolo in cui riprende un argomento affrontato in modo più approfondito nei suoi testi: l’identità di chi ha scritto alcuni dei testi biblici. Conviene riportare alcuni passi tradotti pari pari dall’articolo.

“I buoni studiosi cristiani della Bibbia, tra cui i più importanti protestanti e cattolici d’America, vi diranno che è piena di bugie, anche se si rifiutano di usare questo termine. Ed ecco la verità: molti dei libri del Nuovo Testamento sono stati scritti da persone che hanno mentito sulla loro identità, sostenendo di essere un famoso apostolo – Pietro, Paolo o Giacomo – ben sapendo di essere qualcun altro. In linguaggio moderno menzogne; e un libro scritto da qualcuno che mente sulla sua identità è un falso”. Questi libri vengono definiti con termine asettico “pseudepigrapha” che letteralmente significa “scritti eseguiti con la menzogna”. “Ed è quello che tali scritti sono. Chi ha scritto il libro del Nuovo Testamento 2 Pietro ha affermato di essere Pietro. Ma gli studiosi di tutto il mondo – eccetto che i nostri amici fondamentalisti – vi diranno che non è possibile. Qualcun altro lo ha scritto spacciandosi per Pietro. Gli studiosi possono anche dire che, nel mondo antico, quella di scrivere un libro a nome di qualcun altro era una pratica accettabile. Ma è qui che si sbagliano. Se si guarda a ciò che gli antichi hanno detto in proposito si vedrà che invariabilmente veniva chiamata menzogna e condannata come pratica disdicevole, anche negli ambienti cristiani. 2 Pietro è stato alla fine accettato nel Nuovo Testamento perché i Padri della Chiesa, secoli più tardi, erano convinti che l’avesse scritto Pietro. Ma non lo fece. Qualcun altro ha fatto. E questo qualcun altro ha mentito sulla sua identità, Lo stesso vale per molte delle lettere presumibilmente scritte da Paolo. La maggior parte degli studiosi vi dirà che mentre sette delle 13 lettere che vanno sotto il nome di Paolo sono sue, le altre sei non lo sono. I loro autori hanno semplicemente affermato di essere Paolo. Nel mondo antico, scritti come questi erano etichettati come ‘pseudoi’, bugie”.

Daniele Stefanini

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