sabato 2 aprile 2011

Libia, diciassette ribelli uccisi dal raid Nato su Brega. Da Tripoli no al cessate il fuoco

(Xinhua)
Tripoli, 2 apr. - (Adnkronos/Aki) - Sarebbero 17 le vittime, tra civili e rivoltosi, di un raid della coalizione in un'area tra le città di Ajdabiya e Brega, nella parte orientale della Libia. Secondo la tv araba al-Jazeera i miliziani di Gheddafi si sarebbero infiltrati tra le file dei ribelli provocando l'errore dei militari della coalizione. Dalla Nato non smentiscono il caso di fuoco amico ma, dice il portavoce Oana Lungescu, “stiamo verificando queste informazioni” anche se è difficile perché “non abbiamo fonti affidabili sul posto”. D’altra parte, precisa Lungescu, “i caccia della colazione hanno diritto all'autodifesa”.

Nel frattempo le milizie di Gheddafi stanno cercando di riconquistare la città di Yafran. Nel corso dei combattimenti quattro civili sono morti. A riferirlo alcuni testimoni, citati dall'emittente al-Arabyia. La città è da giorni sotto l'assedio delle truppe del colonnello per strapparla dal controllo dei rivoltosi.

Mentre si continua a combattere, da Londra si fa sempre più concreta l'ipotesi di dare le armi agli insorti. "La risoluzione Onu permette di armare i rivoltosi" ha detto il ministro della Difesa britannico Liam Fox durante un'intervista ad Al-Arabyia. "La coalizione sta molto attenta per evitare che vi siano vittime civili - ha aggiunto Fox -. Gheddafi è l'unico uomo che può porre fine alla guerra lasciando il potere", sottolineando che l'ex ministro degli Esteri Moussa Koussa, fuggito nei giorni scorsi a Londra, "sta fornendo infomazioni importanti" alla Gran Bretagna. Poco dopo la fuga di Moussa, rivela il quotidiano britannico Daily Telegraph, la moglie dell'ex ministro degli Esteri sarebbe stata "catturata" dalle forze di Gheddafi.

Stando a fonti riservate del Daily Mail il figlio di Gheddafi Saif al-Islam avrebbe cercato di mettersi in contatto con i servizi segreti di Italia e Gran Bretagna. "Nelle ultime settimane ci sono stati diversi contatti - afferma la fonte - Saif conosce molte persone in Gran Bretagna e sa come entrare in contatto con i servizi". "Di recente Saif è ricorso a degli intermediari, ci sono stati diversi tentativi di verificare il clima" aggiunge la fonte, sostenendo che Gheddafi junior sta "trattando anche con gli italiani". Intanto è stato in missione a Londra di Mohammed Ismail, funzionario libico molto vicino al figlio del colonnello, a nome di Saif e dei fratelli Saadi e Mutassim, per dei colloqui con esponenti del ministero degli Esteri.

Nella tarda serata di ieri il governo libico ha respinto la proposta di cessate il fuoco del Consiglio di transizione di Bengasi. ''Non so proprio come altro definirla se non come un'idea folle'', ha dichiarato il portavoce del governo, Musa Ibrahim nella tarda serata di ieri. ''Non rinunceremo alle nostre citta''', ha aggiunto.

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