Poste, Ferrovie gestioni autostradali e aeroportuali, banche e autostrasporto sono i settori in cui è più carente la liberalizzazione dei mercati. L'apertura alla concorrenza, dopo due anni e mezzo, è largamente insufficiente
ROMA - Oltre 111 milioni di euro in sanzioni, tra intese, pratiche commerciali scorrette e abusi di posizione dominante. Anche nel 2010, secondo quanto si legge nella relazione annuale dell'Antitrust, trasmessa il 30 marzo a Palazzo Chigi, l'Autorità ha utilizzato a pieno le sue prerogative. Nell'anno scorso, in applicazione della normativa a tutela della concorrenza, sono state valutate 502 operazioni di concentrazione, 11 intese, 13 possibili abusi di posizione dominante. I procedimenti per pratiche commerciali scorrette sono stati invece 272.
Concentrazioni. i casi esaminati sono stati 502. In 478 casi l'Autorità non ha riscontrato una violazione di legge, 23 casi si sono conclusi per non applicabilità della legge e in un caso l'Autorità ha condotto un'istruttoria subordinando la decisione di autorizzazione dell'operazione alla modifica da parte delle imprese delle misure correttive precedentemente imposte.
Intese. Nel 2010 sono stati portati a termine undici procedimenti istruttori in materia di intese. In cinque casi esaminati, il procedimento si è concluso con l'accertamento della violazione del divieto di intese restrittive della concorrenza. In considerazione della gravità delle infrazioni commesse, sono state comminate alle imprese sanzioni per un ammontare complessivo pari a oltre 111 milioni di euro.
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