sabato 2 aprile 2011

Ribellione libica, crescono i dubbi degli Usa

Le forze anti Gheddafi inquietano gli Stati Uniti mentre la loro avanzata si bloccaNegli StatiUniti crescono i dubbi su “chi” siano veramente i leader dellarivolta libica. Le preoccupazioni sono innescate, soprattutto, dalla mancanza di informazioni sufficienti, non solo sull’identita’, ma anche sulle reali intenzioni dei capi militari della rivolta. IlWashington Post, citando fonti diintelligence, spiega che solamente un ristretto gruppo di leader della rivolta e’ stato identificato per nome e che non e’ ancora chiaro se i comandanti militari collaborino tra di loro o siano in competizione l’uno con l’altro. La Cia, come e’ stato rivelato nei giorni scorsi, ha inviato degli agenti in Libia per raccogliere in fretta informazioni sull’identita’ e le intenzioni dei ribelli, mentre il segretario alla Difesa, Robert Gates, ha descritto il leader della rivolta come “un gruppo assai disparato e molto frammentato”. In questo momento lo stallo appare la soluzione più probabile, con una suddivisione del Paese tra lealisti e rivoltosi che certo getta più di un dubbio su un possibile esito positivo della crisi libica nel breve periodo.

RIVOLTA DEMOCRATICA ? -. Tra questi, a testimonianza della eterogeneita’ della leadership rivoluzionaria, si trovano anche un vecchio oppositore del colonnello Gheddafi e un ex generale che un tempo aiuto’ il colonnello a conquistare il potere in Libia. Secondo il sito web del Consiglio nazionale di transizione, l’organo di governo dell’opposizione, il responsabile della Difesa del Cnt e’ Omar Al-Hariri, ex generale, che sostenne Gheddafi nella sua ascesa al potere e che in seguito fu imprigionato dal regime. Scarcerato nel 1990, fu posto agli arresti domiciliari, a Tobruk, dove e’ rimasto fino a non molto tempo fa.”Questa volta il popolo sara’ la nostra sicurezza”, ha dichiarato il 67enne Hariri all’inizio di marzo in un’intervista. “Il popolo eleggera’ un nuovo presidente, che servira’ per un periodo limitato di tempo e potra’ essere rimosso se non rispondera’ ai bisogni della gente. E naturalmente -ha detto ancora Hariri nell’auspicare l’architettura istituzionale della Libia del futuro- avremo bisogno di un Parlamento e di un sistema multipartitico”.

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http://www.giornalettismo.com/archives/120131/ribellione-libica-crescono-i-dubbi-degli-usa/

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