Casini: Non faccia tatticismi come i peggiori politici e si muova senza remore. Lui: Serve quadra, non credo a one man show.
Roma, 2 apr. (TMNews) - Dopo l'annuncio della "tentazione di scendere in politica" Luca Cordero di Montezemolo ha voluto rispondere a chi ieri lo ha liquidato con un "tanto lo dice sempre". Sulle pagine del mensile Max, infatti, ha cominciato a svelare il suo programma, partendo da un "must" che lo ha accompagnato per tutta la sua carriera, dalla direzione sportiva della Ferrari fino alle presidenze di Fiat e Confindustria: "Niente one man show, serve una squadra".
Poi, la lista dei "to do": niente quote rosa nei cda delle aziende, perchè "la meritocrazia non è nè rosa nè azzurra", promozione del lavoro femminile, fare squadra anche nel mondo, o almeno in Europa. "Ci vuole una politica estera europea, una politica economica comune, una politica commerciale. Gran parte delle cose buone che si sono fatte in Italia le dobbiamo all'Europa. Io stesso ne sono un testimone grazie alla liberalizzazione del trasporto ferroviario". Per ultimo, il pallino di ogni imprenditore: per fare le cose ci vogliono i soldi. "L'Italia ha tre grandi tesori: il sistema industriale, il turismo, la cultura. Prima di tagliare cultura, ricerca e scuola - ha annunciato il "candidato Montezemolo" - vorrei tagli ai costi della politica".
Una ricetta, quella di Montezemolo, guardata con un po' di sospetto da parte dell'Udc di Pier Ferdinando Casini. "Montezemolo - ha detto Casini a Torino, città a cui Montezemolo è legatissimo - la smetta di fare vecchi tatticismi come i peggiori politici. Scenda in campo e si muova senza remore", perchè in Italia, ha rincarato, "c'è una situazione di degrado e non possiamo rimanere fermi". Più aperto pare invece il segretario dell'Udc, Lorenzo Cesa: "Ben venga - afferma - che gente come Montezemolo partecipi alla vita politica".
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