Gli interessi in gioco e le imprese in corsa, tra petrolio e commesse milionarie
Conviene a tutti. La caduta del dittatore antisemita che tra amazzoni e soldi investiti in calcio e banche scoperchierà un grumo di interessi ingenti. Federico Rampini su Repubblica ce li racconta nel dettaglio:
La Libia è infatti il dodicesimo esportatore mondiale di petrolio. A goderne sono state in particolare le imprese italiane, alla luce degli antichi rapporti economici tra i due paesi: l’Eni con un 6,3% ha trascinato al rialzo tutta la Borsa di Milano (la compagnia petrolifera pesa circa un settimo di tutta la capitalizzazione di Piazza Affari), ma anche l’Ansaldo col 5% ha beneficiato dell’effetto-Libia. I mercati non hanno dato peso, almeno in prima battuta, al rischio che le aziende italiane siano meno favorite di quelle americane, francesi o inglesi nel dopo-Gheddafi. I giochi si faranno più chiari solo quando il rals sarà definitivamente uscito di scena, e il governo provvisorio dei ribelli (Cnt) renderà più visibili le sue strategie.
Continua ...
http://www.giornalettismo.com/archives/140637/a-chi-conviene-la-libia-liberata/
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