In particolare sugli idrocarburi alogenati: emesse fino a 630 mila tonnellate all'anno
I sei centri di emissione di Hfc-23 (da Empa.ch) |
ACCUSE - L'Hfc-23 è un sottoprodotto della lavorazione del clorodifluorometano (Hcfc-22), utilizzato come refrigerante, schiumogeno e nella produzione del teflon. L'Hcfc-22 viene impiegato come sostituto dei Cfc-11 e Cfc-12, messi al bando dal protocollo di Montreal in quanto principali cause del buco dell'ozono. Anche l'Hcfc-22 è in grado di distruggere lo strato di ozono, seppure con un potere di molto minore. Tanto che dal 1° gennaio 2010 è vietato importare, produrre o vendere il composto per nuove apparecchiature dove viene di solito impiegato e dal 1° gennaio 2015 gli Hcfc saranno completamente banditi. Nel 2008 erano sono solo sei in tutta l'Europa occidentale gli impianti che producevano l'Hcfc-22: due in Germania, uno in Inghilterra, uno in Francia, uno in Olanda e uno in Italia (non lontano da Milano).
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