In un'intervista di due ore al giornale britannicola donna aggiunge particolari sulle serate a Palazzo Grazioli.
"C'erano 20 ragazze, il premier aveva addosso tantissimo trucco. Ballammo stretti un lento davanti a tutti".
ROMA - A Palazzo Grazioli, la sera in cui Patrizia D'Addario partecipò alla prima festa, c'era "un harem". Una ventina di ragazze venute per cenare e passare la serata con Silvio Berlusconi. In un'intervista di due ore concessa al Sunday Times e pubblicata ieri, la donna che ha rivelato di essere andata nella residenza privata del presidente del consiglio a Roma almeno due volte, dietro compenso, - e di avere registrazioni e foto fatte con il telefonino per provarlo - aggiunge nuovi particolari su quelle serate. Al giornale britannico racconta della prima cena a cui partecipa, lo scorso ottobre: una volta entrata in una stanza affrescata all'interno della residenza del presidente del Consiglio, trovatasi davanti 20 ragazze, il suo primo pensiero è: "Ma questo è un harem". Il compenso che le aveva offerto Giampaolo (Tarantini) per la sua partecipazione alla serata era di 500 euro: "quello che prendono le altre ragazze", ma lei chiede 2.000 euro e si accordano su quella cifra. Dieci minuti dopo l'arrivo alla residenza del premier, accompagnata da Tarantini, Barbara Montereale e un'altra ragazza, appare Berlusconi dicendo "Buona sera a tutte!". E la D'Addario racconta di essere rimasta stupita dalla quantità di trucco del premier: "Ho lavorato a teatro e me ne intendo. Aveva tantissimo trucco addosso, lo faceva sembrare arancione e quando rideva si vedevano tutte le rughe".
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