lunedì 22 giugno 2009

USA: "GERONIMO TORNI IN NEW MEXICO", LA SFIDA APACHE

(AGI) - New York, 22 giu. - Gli Apache hanno dissotterrato l'ascia di guerra. Al centro di una nuova battaglia con il governo federale c'e' la salma di Geronimo, il leggendario capo pellerossa che i suoi discendenti vorrebbero riportare in New Mexico, la sua terra d'origine. Il Dipartimento di Giustizia Usa e' intervenuto per bloccare l'azione legale avviata presso i tribunali federali argomentando che a questo caso non e' applicabile il Native American Graves Protection and Repatriation Act, un trattato da cui sono esclusi gli indiani a cui sia gia' stata data sepoltura in territorio statunitense. Per la riesumazione servirebbe un'autorizzazione speciale del governo. Secondo l'avvocato della famiglia di Geronimo, Ramsey Clark, in realta' Washington non vuole perdere il suo "trofeo di guerra", attualmente sepolto a Fort Sill, in Oklahoma. "Stanno ancora combattendo la guerra contro gli indiani e vogliono conservare i resti di Geronimo per dimostrare di aver vinto", ha spiegato Clark. La vicenda si tinge di giallo perche' una parte dei resti del capo apache fu trafugata nel 1918 da un'associazione studentesca dell'universita' di Yale, gli Skulls and bones, che annovera tra i suoi membri anche l'ex presidente George W. Bush e il senatore John Kerry. I discendenti di Geronimo hanno assicurato che non intendono intraprendere alcuna azione legale nei confronti dell'associazione e dell'universita' di Yale, anche perche' la priorita' ora e' riportare a casa Geronimo. Gli apache hanno tempo fino ad agosto per ricorrere contro la decisione del Dipartimento di Giustizia e provare a vincere la loro battaglia nei tribunali.
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