Qualche anno fa, e precisamente nel 2003, Roma era diventata una città più caotica del solito. Il traffico bloccato, la gente si innervosiva ancora di più del dovuto, certo forse era più comprensiva se tutto questo caos fosse dovuto da una manifestazione.In realtà si celebrava un “importantissimo” matrimonio alla chiesa di Santa Maria Degli Angeli: si sposava il rampollo di casa Savoia Emanuele Filiberto (per fortuna non entrato ora per un pelo nel Parlamento Europeo) con l’attrice francese Clotilde Courao. Che bella festa, erano 30 anni che i Savoia non entravano in Italia perché non gli era stato permesso. Grazie al governo Berlusconi, il loro “triste” esilio era finito e Filiberto poteva realizzare il suo sogno: sposarsi nella sua terra amata. E dopo, visto che oramai c’era, fare pure un po’ di politica.Però quasi mi dispiace rovinare questo avvenimento che può sembrare una di quelle favole che un tempo si raccontavano ai bambini prima di andare a dormire,quelle che narravano di re e cavalieri erranti i quali combattevano con onore, oppure racconti memorabili come quelli del Piccolo Principe….Il padre del festeggiato (il principe Alberto) era più ingrassato del solito, già pensava ai futuri torbidi affari che farà qui in Italia con la complicità dei parlamentari del governo, ovviamente tutti piduisti come lui. In seguito sarà arrestato, ma come al solito rilasciato. E non è la prima volta che gli succede, dopotutto se era stato scagionato quando nel lontano 78 era stato accusato di aver ucciso un ragazzo (morto dopo giorni di agonia), il futuro non gli potà mai riservare brutte sorprese. Un impunito perpetuo.
Continua ...
http://www.agoravox.it/Una-storia-dedicata-al-prete-che.html
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