Il Cavaliere ai ministri: "La maggioranza ha tenuto alla grande e ora ci allarghiamo ancor di più". Galan: "Alfano successore del premier? Senza il fondatore il Pdl non esiste più"
ROMA - "Fini e la magistratura hanno provato il ribaltone e non ci sono riusciti, la maggioranza ha tenuto alla grande e ora ci allarghiamo ancor di più". Silvio Berlusconi, dopo aver incassato il via libera della Camera sul processo breve 1, sprizza ottimismo nell'annunciare la nomina di Nello Musumeci (La Destra) nuovo sottosegretario al Lavoro. E, riferiscono fonti ministeriali, torna a puntare il dito contro quella che definisce la 'tenaglia' che, a suo dire, ha l'unico obiettivo di far cadere il governo. Una tenaglia di cui fanno parte Fini, "la sinistra" e naturalmente i magistrati. "Andate avanti - dice il Cavaliere ai ministri - fino alla fine della legislatura".
Altro tema che tiene banco è quello del dopo Berlusconi. Su cui si sono accesi i riflettori dopo le indiscrezioni rilanciate dal 'Wall Street Journal' che parlavano del Guardasigilli Angelino Alfano come successore del Cavaliere. Una questione che agita il partito. "Non ho dubbi che Berlusconi sarà ancora il leader del centrodestra altrimenti il Pdl non esisterà più" taglia corto Giancarlo Galan, ministro della cultura. Minimizza anche Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl alla Camera: "Berlusconi probabilmente rimarrà in campo nel 2013. Si sono enfatizzate due battute che spesso Berlusconi fa".
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