Ultimo giorno in ufficio per centinaia di interinali in gran parte al lavoro da due anni presso l'istituto di previdenza. La Cgil: le riduzioni di spesa imposte dalla manovra del 2010 quest'anno costeranno il posto a 120mila persone: "Il governo non dà seguito agli impegni"
ROMA - Il contratto è scaduto oggi: da domani 1.240 lavoratori in forza all'Inps sulla base di un contratto interinale resteranno senza lavoro. A impedire il proseguimento del rapporto di lavoro è la manovra 2010 del governo, che ha tagliato del 50% la spesa destinata al lavoro flessibile negli uffici pubblici.
Per circa 900 di questi lavoratori - spiegano alla Tempor, società di lavoro interinale che ha il contratto con l'Inps - il lavoro presso l'istituto di previdenza era iniziato due anni fa, nel marzo del 2009. I 1.240 lavoratori in somministrazione (ex interinali) presso l'Inps - sottolinea il Nidil-Cgil - stanno ricevendo in queste ore la lettera di cessazione del rapporto di lavoro da parte dell'agenzia per il lavoro Tempor a seguito di quanto previsto dal decreto n.78/2010".
La proroga dei tagli, contestatissima dall'opposizione, era stata al centro di un'accesa disputa a livello parlamentare, che si era conclusa con una risoluzione unitaria. Il documento impegnava il governo a rimuovere gli ostacoli legislativi al rinnovo dei contratti per i precari degli enti previdenziali: "Quella risoluzione - denuncia la Cgil - mirava anche ad assicurare i medesimi livelli di servizio, ma finora nessuna decisione in merito è stata assunta dal governo".
Oltre ai 1.240 lavoratori che da domani lasceranno il posto all'Inps, spiega il Nidil-Cgil, "attendono una risposta altre 550 persone lasciate a casa dall'inizio dell'anno".
Continua ...
Nessun commento:
Posta un commento