I vecchi bacucchi che ci governano non hanno alcuna intenzione di andare pensione, ma fanno il regalo di Pasqua ai giovani, che potranno farsi eleggere in Parlamento prima della maturità.
Giorgia Meloni, Ministro della Gioventù, ha presentato un ddl costituzionale, approvato dal Consiglio dei ministri, che propone di abbassare l’età per essere eletti a 18 anni per la Camera e a 25 per il Senato. “Spero che si possa procedere su un binario privilegiato, superando le divergenze fra maggioranza e opposizione e auspico che nonostante si tratti di un ddl costituzionale, che ha un iter abbastanza lungo, si possa procedere a passi spediti per portare a casa questa importante innovazione entro la fine di questa legislatura e di renderla operativa già dalle prossime elezioni politiche del 2013.” Perché non fare largo ai giovani, quindi? Se non ci fosse dietro l’ombra nera di questa nuova mania che la Costituzione va attaccata da ogni lato, non ci sarebbe niente da dire. Certo, la proposta viene da un Governo guidato da un ultrasettantenne che non ha intenzione di ritirarsi, ma questi sono particolari irrilevanti. Largo ai giovani lo faranno nel 2013, infatti, mica oggi.
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