Milano, 4 apr. (Adnkronos/Ign) - Silvio Berlusconi deve essere processato. Questa la richiesta formulata durante l'udienza preliminare del caso Mediatrade (ultimo troncone dell'inchiesta sui diritti tv), dai pm Fabio De Pasquale e Sergio Spadaro davanti al gup Maria Vicidomini.
I pm, dopo aver ricostruito l'indagine davanti al magistrato, hannoribadito la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti del premier indagato per frode fiscale e appropriazione indebita. Richiesta analoga è stata formulata anche per gli altri 11 indagati a vario titolo per frode fiscale, appropriazione indebita e riciclaggio, tra cui figurano anche Pier Silvio Berlusconi e Fedele Confalonieri.
Nella ricostruzione dell'indagine, avvenuta a porte chiuse davanti al gup, il pm De Pasquale ha sottolineato che "c'è stato un rapporto permanente tra Silvio Berlusconi e il socio occulto, Frank Agrama (intermediario tra le major americane e Mediaset), che si è protratto fino al 2006, cioèquando Berlusconi rivestiva la carica di presidente del Consiglio, anche se in un primo momento è stata mediata da Carlo Bernasconi (il manager Fininvest deceduto nel 2001, ndr)''.
Per quanto riguarda la frode "quella è stata protratta - ha dichiarato il magistrato - per anni e per quel che ne so io può essere ancora in corso".
Nella ricostruzione De Pasquale ha anche affermato che "per acquisire diritti televisivi in sovrapprezzo sono stati usati soldi di Publitalia".
L'accusa ha spiegato che il procedimento è nato per caso dalla segnalazione dell'autorità elvetica su alcuni conti accesi all'Ubs di Lugano. Il De Pasquale ha poi ricordato come le indagini siano state limitate da una forte attività di ostruzione in sede di rogatoria, opposizioni che ancora bloccano l'arrivo delle carte dagli Usa, dall'Irlanda e da Hong Kong.
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