Polemizzando con Repubblica, l’Elefantino se ne esce con qualche acidissimo commento sul decano dei giornalisti Rai
In un articolo del 31 marzo sul Foglio Giuliano Ferrara risponde ad Alexander Stille, che aveva dedicato un post del suo blog su Repubblica all’Elefantino. All’interno di una interessantissima dissertazione autobiografica ricca, come suo solito, di fabulazione del passato, Ferrara ha tempo per dirne quattro a tutti, in particolare a Biagi, che definisce giornalista di serie B e lobbista:
Ostellino, che tiene tuttora la testa alta con il coraggio di un liberale non di pezza, era caduto sul lavoro in seguito a una feroce campagna di un altro sublime frustrato dell’establishment italiano, il molto successoso e sussiegoso EugenioScalfari, e di un gruppo di lobbisti milanesi che non tardò a riunirsi in un cenacolo intellettuale di prim’ordine, ospite fisso Antonio Di Pietro, negli anni del Terrore giustizialista. Tra di loro un famoso avvocato, Vittorio D’Aiello, il giornalista re della serie B, Enzo Biagi, e un rancoroso ex dipendente degli Agnelli, Giorgio Fattori.
Interessante poi la sua esegesi argomentativa del conflitto di interessi all’americana:
Continua ...
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