lunedì 4 aprile 2011

Intercettazioni, spunta un nuovo bavaglio: stop a pubblicazione e a uso nel processo

Roma, 4 apr. (Adnkronos/Ign) – La maggioranza tenta di mettere un nuovo bavaglio alle intercettazioni,da sempre nel mirino del premier Silvio Berlusconi. Al vaglio della commissione Giustizia è finita una proposta di legge, presentata circa un mese fa dal deputato Pdl Maurizio Bianconi in cui le intercettazioni assumono un nuovo status, tale da scongiurare il rischio di finire pubblicate sui giornali.

In poche parole gli ascolti non sono più da considerarsi mezzi di ricerca della prova ma solo semplici strumenti d’indagine che quindi non potranno più finire nelle carte processuali.

Nel testo si prevede che ''gli elementi acquisiti attraverso le attività preventive non possono essere utilizzati nel procedimento penale, fatti salvi i fini investigativi. In ogni caso le attività di intercettazione preventiva di cui al presente articolo, e le notizie acquisite a seguito delle attività medesime, non possono essere menzionate in atti di indagine né costituire oggetto di deposizione né essere altrimenti divulgate''.

"Un'iniziativa legislativa prettamente personale -spiega Bianconi- tanto è vero che non ho richiesto sottoscrizioni a collega alcuno; non coinvolge il gruppo del Popolo della libertà e rimane l'esplicitazione di un mio convincimento. L'idea è di collocare il tema nel codice di procedura penale all'interno delle fonti di investigazione semplice,cassandolo dalla collocazione nel testo vigente dei mezzi di ricerca di prova".

Immediata la protesta dell’opposizione. "Ne inventano una più del diavolo - ha commentato il presidente dei deputati Idv, Massimo Donadi - pur di impedire le intercettazioni e mettere il bavaglio alla stampa. Ora ci provano con la proposta di legge Bianconi. Stanno diventando persino ridicoli".
Continua ...

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