Dalla successione a Bossi alla rottura, impazzano le ipotesi sui messaggi che lancerà il Carroccio dal suo raduno
E dal 1990 che la Lega Nord si raduna, ogni anno, a Pontida per dar vita alla più celebre delle sue manifestazioni. Sicuramente l’evento di questo anno, che capita all’indomani della pesante sconfitta del centrodestra alle Amministrative, del calo di consensi del Carroccio, e della pesante “sberla” (gergo leghista) dei referendum, è uno dei più attesi dell’ultraventennale esprienza delle camice verdi. Cosa diranno gli uomini di Bossi?
UN CAMBIO DI PASSO - Il sindaco leghista di Verona, Flavio Tosi, ha detto di aspettarsi “un messaggio forte e concreto”. “Questo perchè – ha spiegato – si è parlato troppo d’altro. “Credo che Berlusconi – ha detto Tosi – saprà ascoltare anche solo per un fatto di continuità della maggioranza”. L’ex senatore della Lega Giancarlo Pagliarini rassicura tutti sul fatto che “non ci saranno rimostranze”, che “Bossi non verrà mai contestato dai leghisti”, ma in vista del raduno avvert: “Io sono leghista più che mai, è la Lega che non è più la Lega”. E’ esattamente lo stesso che sostiene l’europarlamentare Mario Borghezio: “”La gente che andrà a Pontida lancerà un messaggio di questo genere: ‘Toglietevi di dosso quell’aplomb ministeriale che ci fa cagare e tornate quei ribelli, intrattabili, figli di puttana quel tanto che basta e necessita per combattere il burocratismo statalista di Roma ladrona!”.
Continua ...
http://www.giornalettismo.com/archives/130006/cosa-decidera-la-lega-a-pontida/
Nessun commento:
Posta un commento