Taranto, 17 giu. - (Adnkronos) - C'è una intercettazione ambientale di un colloquio in carcere, risalente al 23 maggio, tra la zia di Sarah Scazzi, Cosima Serrano, all'epoca ancora libera, e il marito Michele Misseri, in quel momento detenuto, durante il quale la donna insiste affinché l'uomo fornisse una determinata versione. E' quanto emerge dai nuovi atti prodotti dalla Procura della Repubblica di Taranto davanti al Tribunale del riesame del capoluogo jonico dove in queste ore si stanno discutendo i ricorsi presentati dai difensori di Cosima Serrano e Sabrina Misseri contro l'ordinanza di custodia cautelare in carcere eseguita a loro carico il 26 maggio scorso.In particolare Cosima Serrano lo spingerebbe a recuperare quel particolare della violenza sessuale dopo la morte della vittima, fornita nei primi giorni dopo il ritrovamento del cadavere nelle campagne di Avetrana, che il contadino aveva ritrattato nelle versioni successive. Dopo una certa insistenza della moglie, l'uomo si rassegna e dice di essere disposto a dire quello che lei vuole.
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