giovedì 18 agosto 2011

Siria, Usa e Europa chiedono le dimissioni di Assad. Obama: sanzioni contro Damasco

Assad (Adnkronos)
Damasco, 18 ago. (Adnkronos/Aki) - "Per il bene del popolo siriano è arrivato il momento che il presidente Assad si dimetta". E' quanto si legge nella dichiarazione rilasciata dalla Casa Bianca con cui per la prima volta il presidente americano Barack Obama chiede pubblicamente al leader siriano di lasciare il potere.

"Abbiamo più volte ripetuto che il presidente Assad doveva guidare la transizione democratica o farsi da parte. E non l'ha guidata", ha detto ancora Obama. Quindi ha annunciato sanzioni ''senza precedenti'' come "l'immediato congelamento di tutti i beni del governo siriano sottoposti alla giurisdizione americana e il divieto di importare petrolio siriano". Allo scopo, si legge nella dichiarazione del presidente diffusa dalla Casa Bianca, di "aumentare l'isolamento finanziario del regime di Assad e diminuire ulteriormente la sua capacità di finanziare la campagna di violenze contro il popolo siriano".

Anche l'Ue sta "muovendosi verso" l'adozione di "nuove e più ampie sanzioni" contro il regime siriano, ha dichiarato l'Alto rappresentante Ue per la politica estera e di sicurezza comune Catherine Ashton. Mentre il primo ministro britannico David Cameron, il cancelliere tedesco Angela Merkel e il presidente francese Nicolas Sarkozy hanno diffuso un comunicato congiunto per chiedere al presidente siriano Bashar Assad di farsi da parte.

Oggi Assad aveva annunciato a Ban Ki-moon lo stop delle operazioni militari. "Il segretario generale (dell'Onu, ndr) ha espresso la sua preoccupazione per le ultime informazioni sulle continue violazioni dei diritti umani e l'uso eccessivo della forza da parte delle forze di sicurezza siriane contro i civili in Siria'', si legge in un comunicato dell'Onu. Ban ha "sottolineato che tutte le operazioni militari e gli arresti di massa devono cessare immediatamente. Il presidente Assad ha detto che le operazioni militari e della polizia sono state interrotte'', si legge nel testo.

Si stima che siano circa duemila le vittime della repressione della rivolta anti-Assad scoppiata a metà marzo in Siria e decine di migliaia le persone arrestate. Nell'ultimo assalto condotto dall'esercito siriano a Latakia, cinquemila palestinesi sono stati costretti ad abbandonare i loro campi profughi.

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