L'AQUILA- I leaders mondiali presenti al G8 hanno consumato un pasto di 5 portate all'inizio delle discussioni sul come affrontare il problema della penuria alimentare nel mondo. Secondo la rete satellitare PressTv lo rivela il menu rilasciato da una fonte del vertice. Inoltre, il menu della prima serata dei 8 capi di stato che secondo le agenzie di stampa sarebbero duramente al lavoro per risolvere i problemi come la fame nel mondo è stato questo: antipasto con tortino di melanzane alla parmigiana con punte di basilico fresco e scaglie di caciocavallo; primo risotto con zucca gialla e pistilli di zafferano; secondo filetto di vitello, formaggi abruzzesi; per finire gelato, lingue di gatto e torroncini al cioccolato.
Per le partners dei capi di stato, inoltre, Nico Romito, chef emergente, ''stella Michelin'' abruzzese, ha preparato come aperitivo un gelato di ''roveie'' (legume selvatico quasi estinto della provincia dell'Aquila) con guanciale di Paganica croccante; poi baccala' macerato in olio extra vergine d'oliva con granita di patate e assoluto di peperone arrosto; tortello liquido di piselli tardivi con pomodoro fresco basilico e pecorino. Infine, vitello glassato con orapi (spinaci selvatici) croccati e macedonia tiepida di patate. Per finire, dolce di cioccolato e finocchio.
Organizzazioni non-governative tra cui l'Oxfam, hanno denunciato l'indifferenza del G8 nei confronti del peggioramento della situazione delle popolazioni povere del mondo e l'aumento delle morti per la fame tra di loro. "Le famiglie povere mangiano di meno, ricorda Oxfam, e sono costrette a mandare a lavoro i bambini invece che a scuola".
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