mercoledì 13 aprile 2011

IMMIGRATI: CASTELLI PROPONE USO ARMI E SCATENA DURE REAZIONI OPPOSIZIONE

(ASCA) - Roma, 12 apr - No all'accoglienza degli immigrati tunisini in Lombardia e si' all'eventuale uso delle armi contro quelli fra i migranti che si rendono protagonisti di violenze. Lo dice intervenendo ad 'Un giorno da pecora' il viceministro delle Infrastrutture, il leghista RobertoCastelli, e immediatamente si scatena la protesta delle opposizioni. C'e' innanzitutto il vicepresidente di Fli, Italo Bocchino, che chiede al governo di ''chiarire le parole del viceministro''. L'esecutivo, aggiunge, ''non puo' avere questa posizione sugli immigrati nello stesso giorno in cui Berlusconi firma il decreto per l'emergenza umanitaria''.
Sempre per Fli interviene Giorgio Conte, vicepresidente dei deputati finiani, che definisce ''inammissibile l'escalation delle dichiarazioni dei leghisti al governo. Oggi si e' raggiunto l'apogeo del delirio''.
Dura invece la reazione del vicepresidente dei senatori del Pd Luigi Zanda. Castelli, dice, ''si dovrebbe vergognare di un pensiero che richiama il peggior fascismo. Non e' degno di essere membro del governo e del Parlamento''. Sempre per il Pd interviene Manuele Fiano per chiedere le dimissioni di Castelli mentre la vicepresidente dei deputati democratici, Rosa Calipari, rileva che ormai ''non sappiamo piu' cosa ci tocchera' sentire dalla Lega''. Livia Turco, dal canto suo, bolla come ''sconcertanti'' le parole del viceministro, che usa ''un linguaggio violento''.
Per Massimo Donadi, capogruppo di Idv alla Camera, Castelli ''parla com un uomo di Neanderthal. Le sue parole sono istigazione all'odio e alla violenza. Dovrebbe vergognarsi e chiedere scusa ai cittadini e ai migranti''.
Berlusconie e Maroni, aggiunge, ''dicano chiaramente se questa e' la posizione del governo''.
Continua ...

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