ROMA - E' irresponsabile l'appello alla piazza fatto martedì dal premier Silvio Berlusconi davanti al tribunale di Milano dopo l'udienza del processo Mediaset. A 24 ore di distanza dalle accuse rivolte dal presidente del Consiglio ai magistrati, nel suo discorso ai suoi sostenitori che manifestavano davanti al Palazzo di giustizia di Milano, arriva la reazione dell'Associazione nazionale magistrati (Anm).
«L'appello alla "piazza", la denigrazione dei magistrati, il clima di crescente e organizzata ostilità, simbolicamente rappresentata davanti ai luoghi in cui ogni giorno migliaia di cittadini sono processati innome della legge, costituiscono un irresponsabile atto di delegittimazione di un fondamentale potere dello Stato e un palese tentativo di turbare la serenità dei magistrati nell'esercizio delle loro funzioni», afferma l'Associazione nazionale magistrati che esprime perciò «vivo sconcerto e grande preoccupazione per quanto accaduto nei pressi del tribunale di Milano in concomitanza con la celebrazione di un processo nei confronti del Presidente del Consiglio».
«Principio fondante dello Stato democratico di diritto - afferma l'Anm - è la celebrazione dei processi nelle aule di giustizia, luogo nel quale a ogni imputato la Costituzione della Repubblica e le leggi dello Stato assicurano diritti e garanzie processuali». La magistratura italiana «ha saputo affrontare con fermezza, compostezza e alto senso dello Stato momenti tragici della storia repubblicana, ma lo spettacolo di una piazza che grida e canta fuori dal palazzo di giustizia - conclude la giunta esecutiva centrale dell'Anm - non ha precedenti nella storia delle democrazie liberali».
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