Sabrina Colle farà parte degli autori del programma del critico d’arte. Che costa otto milioni
Nonostante l’annuncio di querela da Vittorio Sgarbi, il Fatto Quotidiano e Carlo Tecce continuano a raccontarci i particolari del programma in preparazione del critico d’arte. Soprattutto, quello che importa di più, è il conto dellespese per autori e tecnici, che si fa ogni giorno più elevato e contiene personaggi interessanti:
Nessun abbonato del servizio pubblico ha visto un minuto del programma diSgarbi, eppure ognuno di loro sta pagando un conto che cresce con il passare dei giorni. Il sindaco ha arruolato una squadra di lusso per 5 puntate che costano 8 milioni di euro; amici, collaboratori, giornalisti, familiari che lavorano ormai da novembre, che cercano di riempire un contenitore vuoto. Invitano Zidane, Baggio, Ferilli, Baricco, e tutti rifiutano. Mandano le telecamere in giro con Sgarbi, e non beccano nulla. E da novembre, però, la Rai si è impegnata a pagare il gruppo di Sgarbi, attraverso la società di produzione di Bibì Ballandì. Il giornalista Carlo Vulpio, candidato con l’Idv al Parlamento europeo, è l’architrave de Il mio canto libero, capo del progetto e autore di punta. La responsabilità ha un prezzo: 220 mila euro, più 60 mila per le spese di trasferta. E il regista, pittore, scrittore, scenografo Filippo Martinez, g ià padre putativo di Sgarbi quotidiani su Canale 5, è il direttore artistico (e autore): 130 mila euro, più 40 mila di vitto e alloggio. E un gesto di affetto tipicamente italiano: tradurre in scalette le idee di Sgarbi assieme al figlio Marco Martinez, già montatore per le Iene, collaboratore ai testi per 60 mila euro. Il critico d’arte su Vulpio e Martinez è intransigente, si è preoccupato di scrivere ai dirigenti Rai: basta trattative per i contratti, sganciate.
Continua ...
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