L’abominevole ministro delle nevi Frattini ci racconta perché Silvio è stato molto deluso da Gheddafi
Lo ‘strappo’ tra Berlusconi e Gheddafi e’ stato ‘terribile’: il premier considerava Gheddafi un amico e poi l’ha visto uccidere donne e bambini’. A spiegare i sentimenti che prova oggi il presidente del Consiglio nei confronti del rais libico e’ il ministro degli Esteri Franco Frattini in un’intervista ad Avvenire.
LO SDEGNO – All”amarezza’ e’ subentrato lo ‘sdegno’, spiega Frattini che ieri, insieme a Berlusconi, ha incontrato a Milano il primo ministro del Consiglio transitorio libico, Mahmoud Jibril. Un uomo che non esita a definire ‘di valore, una persona pulita, lontana anni luce dalle corruttele del vecchio regime’. ‘Lo strappo e’ stato terribile: l’amicizia si e’ trasformata in rabbia’, osserva ancora il titolare della Farnesina descrivendo cio’ che sente oggi Berlusconi nei confronti dell’ex amico di Tripoli.
AL TITOLARE NON RISULTA – Peccato che tutto questo abominio nei confronti del dittatore libico da quando è cominciata la crisi non risulta agli atti. Quando è scoppiata la rivolta in Libia, su richiesta dei giornalisti Berlusconi ha risposto di non averlo sentito al telefono perché “in questo periodo deve essere molto occupato” (a trucidare civili); quando l’intervento della Nato in Libia era soltanto un’ipotesi, l’Italia si è schierata pubblicamente per l’attendismo militante, e solo quando è arrivato il richiamo della foresta ha fatto dietrofront e avanti marsch. Le cronache poi raccontano di un Berlusconi che un mese fa era impaurito dal fatto che Gheddafi avrebbe potuto ucciderlo. Di bambini trucidati o di amicizia trucidata in rabbia ha notizia solo l’abominevole ministro delle nevi.
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