La Corte europea dei diritti dell'uomo si è pronunciata contro il provvedimento del 2009 ai danni di Ali Ben Sassi Toumi, condannato per terrorismo e poi liberato e rimandato in Tunisia. Lì è stato catturato e ha subito maltrattamenti. Risarcito con 15 mila euro
STRASBURGO - L'Italia è stata condannata dalla Corte europea dei diritti dell'uomo per aver espulso e rinviato nel suo paese un cittadino tunisino, che al suo arrivo - secondo le affermazioni dell'uomo - sarebbe stato arrestato e torturato. Ali Ben Sassi Toumi 1era stato condannato nel 2007 2 a sei anni di detenzione per terrorismo internazionale da un tribunale italiano. Liberato nel maggio 2009, era stato espulso in agosto nonostante la Corte europea avesse chiesto all'Italia di sospendere la decisione, per il timore di maltrattamenti in Tunisia. Il governo italiano affermò allora di aver ricevuto rassicurazioni diplomatiche sulla sicurezza di Toumi.
Toumi sostiene invece di essere stato arrestato non appena rientrato in Tunisia, torturato durante la detenzione e rilasciato solo a condizione di non denunciare i fatti. Nel condannare l'Italia, la Corte ha accordato 15.000 euro di risarcimento a Toumi per danni morali. La decisione può essere appellata.
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