Tripoli, 5 apr. (Aki) - Libia si dice pronta al cambiamento, ma ribadisce che il colonnello Muammar Gheddafi deve rimanere al potere e che solo la popolazione libica può decidere del futuro del Paese. ''Siamo pronti a soluzioni politiche (al conflitto in atto, ndr), anche a quelle offerte e proposte che chiedono cose che noi consederiamo come affari interni della Libia su cui deve essere la popolazione libica a decidere'', ha detto il portavoce del governo di Tripoli, Musa Ibrahim. Ibrahim, citato dall'agenzia di stampa 'Dpa', ha spiegato che il governo è aperto alla possibilità di un processo di riforme, anche a elezioni e alla libertà di stampa, ma ha precisato che deve essere Gheddafi a guidarlo. Il portavoce del governo di Tripoli ha quindi descritto il Colonnello come una ''figura di unione'' e un elemento di ''sicurezza per l'unità del Paese''. ''Riteniamo - ha aggiunto - che (Gheddafi, ndr) sia molto importante per guidare ogni tipo di transizione verso un modello democratico e trasparente''.
Dal canto suo il Colonnello è apparso di nuovo in tv la scorsa nottefacendosi riprendere dalle telecamere dell'emittente di regime mentresalutava i suoi sostenitori a Bab al-Azizia, a Tripoli, dove si trova la caserma nella quale dovrebbe risiedere. Le immagini sono state mostrate diverse volte nel corso della notte dalla tv di Stato libica.
La sua prima apparizione risale al 22 marzo scorso. Secondo i siti web dell'opposizione libica, si tratta di apparizioni "che servono a convincere l'opinione pubblica della sua presenza nella capitale, quando invece nostre fonti ci hanno riferito che si è rifugiato in Ciad, ospite delle autorità locali, e che si reca a Tripoli solo per mostrarsi alle telecamere".
Intanto nuovi raid dei caccia della Nato sono in corso questa mattinaa Brega, in Cirenaica, contro le brigate di Gheddafi che oggi hanno avuto la meglio sui ribelli libici e stanno avanzando verso la parte orientale della città, partendo da quella occidentale, che era l'unica rimasta nelle loro mani. A riferirlo è l'inviato della tv araba 'al-Jazeera', il quale ha inoltre smentito dal canto suo la notizia di nuovi raid aerei Nato. Inoltre il giornalista arabo ha denunciato l'arrivo di rinforzi militari da Tripoli a Brega in sostegno alle truppe di Gheddafi.
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