L’accoglienza del nostro paese non si smentisce mai.
Bisogna capirlo, il pugliese che ha preso il fucile e ha sparato a Giulio Golia delle Iene, il popolare programma di inchieste Mediaset che ha inviato uno dei suoi cronisti di punta a fingersi un tunisino in fuga dal campo di smistamento di Manduria, quello dal quale basta scavalcare una rete per fuggire. L’abitante della regione amministrata da Nichi Vendola, probabilmente esasperato dal transito di profughi che il governo di Silvio Berlusconi ha stipato nel tarantino ben oltre la capacità ricettiva dell’area, ha ritenuto di far parlare le armi.
FUOCO – La Iena è illesa, essendo riuscito a scappare prima che il proprietario armasse il dispositivo. Scene da Far West nella ridente e soleggiata Puglia.
Giulio Golia, per capire cosa significa essere un immigrato in fuga, decide di spacciarsi per un tunisino, camuffandosi da profugo, e seguire il percorso verso nord che quasi tutti, a piedi, decidono di intraprendere. Un viaggio lunghissimo senza cibo e acqua, se non fosse per la gentilezza di molti italiani che, chi con un panino, chi con una bottiglia d’acqua e qualcuno con dei soldi, aiutano, per quanto possono, gli immigrati. Una solidarieta’ diffusa che la Iena, a suo rischio e pericolo, ha pero’ visto non essere di tutti. Infatti, avvicinatosi ad un’abitazione come tante per chiedere un bicchiere d’acqua, dopo alcuni istanti d’attesa, Golia e’ stato preso a fucilate dal proprietario, riuscendo, mentre l’uomo era intento ad armare l’arma, a scappare prima di essere colpito.
Il servizio andrà in onda domani su Italia 1, durante Le Iene Show.
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