MILANO - Come sempre, il cosiddetto Popolo della Libertà diventa il popolo dell'intolleranza, quando non si parla delle loro libertà di fare quello che vogliono.
Lo dimostra il sindaco di Milano uscente, Letizia Moratti, in una dichiarazione rilasciata al sito del Pdl e che qui viene riportata integralmente.
Il sindaco di Milano Letizia Moratti ha incaricato gli uffici comunali di valutare le vie tecniche e giuridiche per rimuovere i manifesti dell’associazione Luca Coscioni che mostrano in primo piano un malato terminale sormontato dal messaggio ’Lasciatemi morire in pace’.
"Sono convinta che il messaggio e l’immagine utilizzati per questa campagna pubblicitaria siano contrari alla sensibilita’ della maggioranza dei milanesi - ha sottolineato il sindaco Moratti - siano essi credenti o meno". I manifesti sono affissi nella centralissima Corso Buenos Aires e sono legati alla campagna dell’associazione per la devoluzione del 5 per mille. Nel condannare il maxi-poster a favore dell’eutanasia, Letizia Moratti ha lanciato un affondo al proprio avversario politico alle prossime elezioni Giuliano Pisapia, alleato con i Radicali, cui l’associazione Coscioni e’ tradizionalmente vicina.
"E’ chiaro che i radicali e la coalizione di centrosinistra che sostiene Pisapia hanno una concezione di vita, di societa’ e di famiglia diametralmente opposta alla mia. Decisioni sulla vita e sulla morte delle persone sono i valori non negoziabili da difendere senza se e senza ma. Credo che questi aspetti debbano essere valutati attentamente in vista del voto. La citta’ di Pisapia e dei radicali che lo sostengono e’ quella che vogliono la maggioranza dei milanesi? Sono sicura di no". La richiesta di rimuovere o coprire il cartellone e’ arrivata anche da parte del presidente Movimento per la Vita Ambrosiano, Fabio Luoni.
Ora, che ci sia un punto di vista differente non è in discussione. Ma se gli appartenenti al Popolo della Libertà avessero almeno una vaga ed indistinta idea di cosa è veramente la libertà, capirebbero che i manifesti in discussione devono restare lì. Perchè c'è chi li approva. Perchè c'è chi, come l'associazione Luca Coscioni, difende un concetto molto semplice: la vita non è solo un cuore che batte, è anche avere una propria dignità. E c'è chi non vuole vivere una vita senza dignità.
Nessun commento:
Posta un commento