mercoledì 4 maggio 2011

Obama ha deciso: "Non mostreremo le foto" Pakistan, per Bin Laden bruciate bandiere Usa Berlusconi: "Teniamo tutti le antenne alzate"

Non verranno pubblicate le immagini del capo di Al Qaeda morto. La figlia dodicenne dello sceicco: "Mio padre catturato e ucciso davanti alla famiglia". Identificata la moglie ferita nel raid: era la preferita

New York, 4 maggio 2011 - Vertici Usa divisi sulla diffusione delle foto di Osama bin Laden ucciso. Il capo della Cia, Leon Panetta, ha dichiarato che verranno rese pubbliche. Parole in controtendenza rispetto a quanto invece auspicavano il segretario di Stato Hillary Clinton e il segretario alla Difesa Robert Gates, contrari alla pubblicazioni degli scatti del numero uno di Al Qaeda, ammazzato da una squadra speciale della Marina americana durante un raid in Pakistan.

"Il governo ha ovviamente discusso quale sia il modo migliore per compiere questo passo, ma non penso ci sia - non vi è alcun dubbio che la fotografia verrà resa pubblica", ha detto Panetta durante un’intervista alla Nbc. La Casa Bianca ha però espresso preoccupazione per la pubblicazione delle foto, che sarebbero troppo forti e potrebbero infiammare il desiderio di vendetta degli estremisti islamici.

Tuttavia, secondo il capo della Cia “il fatto è che siamo stati in grado di trovarlo, credo sia importante dimostrare al resto del mondo la nostra capacità di averlo trovato e ucciso”. “Ovviamente ho visto quelle immagini. Le abbiamo analizzate e non c’è dubbio che si tratti di bin Laden”, ha detto Panetta.

Ma la curiosità sulla morte del capo dell'organizzazione terroristica resta elevatissima. Secondo quanto riferito dalla Cnn, il cadavere di Osama "aveva la testa squarciata".

OBAMA NON HA VISTO L'UCCISIONE - In un'altra intervista alla Pbs Newshour, Leon Panetta ha spiegato che né il presidente Usa, Barack Obama, né lui stesso avevano assistito all’uccisione in diretta di Osama Bin Laden. "Quando il commando è entrato nel compound, c’è stato un periodo di 20 o 25 minuti in cui non sapevamo cosa stesse succedendo”, ha spiegato il capo degli uomini di Langley. Alla fine, ha aggiunto, l’ammiraglio William McRaven (comandante delle operazioni speciali, che si trovava in Afghanistan e seguiva via video il blitz), è riapparso nello schermo e “ha detto che Geronimo era stato preso”.

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