La restrizione calorica è il solo modo riconosciuto ed efficace di rallentarel’invecchiamento, allungando la vita del 40-50%. Meno calorie si introducono, meno energia si produce, meno ossigeno si brucia e menoradicali liberi si liberano.
Quando il cibo è abbondante l’insulina stimola continuamente le cellule a bruciare il glucosio e permette loro di svilupparsi incessantemente. Ma nel mondo animale chi si sviluppa prima e arriva prima alla maturità sessuale, muore anche prima.
Gli zuccheri e gli amidi (composti da lunghe catene di glucosio) durante la digestione si trasformano in glucosio (o glicosio) indispensabile per il metabolismo e fonte energetiche dei muscoli.
Tenendo sotto controllo la concentrazione di glucosio nel sangue (la glicemia) e quindi rallentando la produzione di insulina da parte del pancreas (che la secerne automaticamente in risposta all’innalzamento degli zuccheri nel sangue), si rallenta ilmetabolismo e la cellula invecchia più lentamente.
La capacità dei vari alimenti di influenzare i livelli di glicemia varia in base all’indice glicemico.
Gli alimenti che più contribuiscono ai picchi di glicemia sono i dolci, l’alcol, le patate, e la pasta, il riso e il pane non integrali. I più favorevoli sono i legumi: ceci, fagioli, lenticchie, piselli secchi.
La maggior parte degli studiosi sostiene che i benefici per gli animali in laboratorio sono incontrovertibli. L’ultima sperimentazione dell’Università dal Wisconsin, pubblicata su Science, riguarda i primati (le scimmie) e dimostra che anche tra i parenti genetici più vicini la restrizione calorica allunga la vita.
Un adulto sano necessita di almeno 2000 – 2500 calorie al giorno. La dieta ipocalorica prevede di scendere a 1800 – 1600 addirittura 1200 calorie al giorno. Quest’ultima ipotesi è da scartare per i rischi dovuti alla denutrizione e alla mancanza di componenti essenziali (vitamine, minerali, ecc.) per il metabolismo umano.
Se decidete di mettervi a dieta chiedete prima un consiglio al vostro medico.
Nessun commento:
Posta un commento