Votate le risoluzioni dal Parlamento, il governo dovrà presentare una dead-line. Ma quando?
Alla Camera dei Deputati si sono concluse le votazioni sulle mozioni presentate dalle forze di maggioranza e di opposizione riguardo l’impegno militare e bellico del nostro paese in Libia. E molto aveva fatto discutere lo strappo della Lega Nord, in questi giorni, rispetto alle posizioni ufficiali del governo guidato da Silvio Berlusconi. Male aveva gradito il Carroccio il rinnovato asse Berlusconi-Sarkozy che aveva previsto una sostanziale disponibilità delle forze armate del nostro paese ad intensificare lo sforzo della guerra.
LA MOZIONE – Ma per la Lega Nord, bisognava tirare il freno a mano. Il governo stava sbagliando: più bombe e più truppe fra Misurata e Tripoli avrebbero significato più clandestini alle nostre porte. E quindi, ferma tutto: o il governo si rimangia l’impegno bellico sulle coste meridionali del Mediterraneo, o comunque lo riformula per andare incontro ai desiderata dell’alleato padano, o il governo cade. Chiaro e semplice, lo aveva detto Bossi, e la mediazione è arrivata. Calata dal cielo: la mozione a firma Reguzzoni-Cicchitto che, a nome del Parlamento, impegna il governo a seguire un certo tipo di comportamento.
Continua ...
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