ROMA - Una ‘contro-manovra’ fatta di un unico emendamento che sostituisce l’intera manovra del governo con ‘meno tasse’ e piu’ misure strutturali, a partire dal ‘taglio verticale e puntuale alla spesa corrente’ intervenendo sugli ‘acquisti della pubblica amministrazione’. La proposta e’ stata presentata da Pd, Terzo Polo e Idv. "Dalle cose che si capiscono fino a qui siamo alla confusione, ad una quadra che non c'é, non vedo come possano quadrare questi conti", ha commentato il segretario del Pd Bersani le notizie uscite dalla riunione a casa Berlusconi. "Hanno scritto un'altra manovra", ha protestato il presidente dei senatori dell'Idv Felice Belisario per il confronto fatto nella casa privata del premier, invece che in Parlamento. Il Terzo Polo ha presentato ieri al Senato la propria contromanovra fatta di un unico emendamento che sostituisce l'intera manovra del governo con 'meno tasse' e più misure strutturali. Sono previsti tagli al sistema previdenziale con la cancellazione del sistema delle quote dall'anno prossimo e la possibilità, quindi, di andare in pensione, per uomini e donne, o a 65 anni, o con 40 anni di contributi. "C'é un veto permanente della Lega su tutte le riforme strutturali che si possono fare, dalla previdenza alle Province, alle liberalizzazioni. Ecco perché siamo preoccupati", ha detto il leader dell'Udc Casini: "La manovra appare sempre più confusa e si preoccupa non tanto delle riforme ma di fare subito cassa mettendo le mani nelle tasche dei cittadini. Si rischia di finire nel baratro". Il Terzo polo propone anche numerose modifiche "piene di responsabilità e serietà", nell'ambito di quella che il leader dell'Api Rutelli definisce una 'proposta di governo'.
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